venerdì 31 luglio 2015

Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007)

Ero molto allegro, finalmente avevano recuperato dopo la rovinosa distruzione della trama del terzo libro quando nel 2007, uscì l’ordine della fenice, e se volevano dimostrami che potevano raggiungere gli orripilanti livelli del terzo capito ci riuscirono perfettamente. Mi sono dovuto rileggere il libro e ancora non capivo cos’avessero combinato nel film, certo la trama di base era quella, ma molti dettagli importanti svaniti, molte scene inventate e tanto altro rendevano il film un’orripilante mix di no-sense!
La trama: dopo l’assoluzione di Harry al ministero sotto l’accusa di aver usato un incantesimo di fronte ad un babbano, rincomincia l’anno scolastico in un clima di odio e di paura, le sparizioni si susseguono e molti non credono alla versione di Harry sul ritorno di Voldemort. La scuola incomincia a stare un po’ stretta ad Harry, non tanto perché ha perso la sua voglia di diventare un mago, ma perché il ministero, del tutto opposto alla sua verità, si infiltra nella scuola con Dolores Umbridge, una vecchia zitella megera, che fa di tutto per impedire ai ragazzi di vivere tranquillamente i loro studi e le loro abitudini. E’ così che i professori vengono messi sotto sorveglianza, difesa contro le arti oscure diventa una blanda lezione di lettura e le punizioni della vecchiaccia sono come le definisce la McGranitt “tecniche medievali” oserei aggiungere di tortura.
Nel frattempo Voldemort complotta nell’ombra e contro di lui il mitico Ordine della Fenice nella piccola casa di Grimmauld Place n°12 a Londra, casa dei Black dove serviti dal mostruoso elfo Krecher i membri dell’ordine cercano di scoprire e fermare i piani dell’oscuro signore. Nel susseguirsi di strani sogni di Harry scopriamo che è collegato mentalmente grazie alla sua vecchia cicatrice a Voldemort e questo causerà non pochi guai, purtroppo i dettagli sono tanti e non sto qua ad elencarveli tutti.
La direzione è passata a David Yates, che porterà anche a termine la saga, il regista di per sé non è male e i due/tre sequel dimostrano la sua bravura, ma in questo troviamo solo un grande flop, almeno per gli amanti del romanzo della Rowling.
Il clima oscuro si fa sentire sempre di più è come se qualcuno stesse tirando un velo alla volta danti alla bellissima e se si può definire allegra storia iniziale, le musiche seguono questa oscurità e nonostante si basino sempre sull’ormai capolavoro di Williams sono già due film che i compositori sono cambiati.
L’ambietazione è simile a quella del terzo film e il ministro mi lascirei sfuggire un perfetto, me l’ero immaginato così pure io a parte la statua dei due fratelli in centro sulla fontana.
Vi auguro quindi una buona visione e continuate a seguire la harrypotterweek, troverete tutti i post all’hashtag #harrypotterweek su tutti i nostri social!

6/10

giovedì 30 luglio 2015

Harry Potter e il Calice di Fuoco (2005)

Erano passati ormai quattro anni dall’uscita del primo capitolo di Harry Potter e in un susseguirsi di film, siamo finalmente giunti alla svolta della storia, il clima è sempre più tetro, a parte qualche evento particolare che invece di rallegrare la trama ci proietta in un clima ancora più oscuro passando direttamente dal divertirsi a situazioni tristi, e difficili.
Gli eventi in questione sono due: La coppa del mondo di Quidditch che a mio rammarico è stata troppo breve, e la coppa Tremaghi un torneo dove le più grandi scuole di magia e stregoneria europee si affrontano, tre campioni da tre diverse scuole, Hogwarts, Durmstrang e Beauxbatons.
Ai nostri ormai famosi protagonisti che ci accompagnano da tre anni, si aggiungono altri personaggi arricchendo la trama ed entrando ancor più in una rete di amori e affetti tipici dei quattordicenni e relazioni con i professori sempre più intime creando appunto un’intimità che ormai ci appartiene, a Harry batterà il cuore nel conoscere Cho Chang, conoscerà l’invidia conoscendo Cedric Diggory e imparerà nuovi incantesimi grazie ad Alastor Moody, sempre se di Moody si può parlare.
Ok piccola frecciatina finale, penso che ci possa stare, torniamo comunque alla nostra storia, abbiamo conosciuto Sirius, abbiamo capito che il vero traditore è codaliscia e che la Cooman (la professoressa di Divinazione) non è solo una ciarlatana, ma questo nuovo anno cosa ci aspetta?
Ecco Harry e tutti i suoi amici, in poche parole tutta la famiglia Weasley più Hermione vanno alla coppa del mondo di Quiddich e dopo una magnifica partita, tutto d’un tratto non si capisce più niente, gente che scappa, tende infuocate, finchè il nostro giovane maghetto rimane solo attorniato da tende bruciate, è qui che sente un uomo gridare con la bacchetta alzata “MORSMORDRE” e d’improvviso in cielo appare un marchio, che poi si scoprirà essere il simbolo di coluichenondevesserenominato, il marchio nero.
Dopo tutti questi disagi finalmente prendono il treno per Hogwarts, anche se lo scandalo ormai si sente in ogni vagone, Harry non vede l’ora di tornare alla sua unica vera casa, la scuola di magia e stregoneria, ma anche lì non poche sorprese lo aspettano, è stato indetto nuovamente il torneo Tremaghi, un’antica tradizione dove i campioni delle tra più importanti scuole di magia si devono affrontare in tre grandi prove e non è sempre detto che finiscano bene. I campioni come detto dovrebbero essere tre, Fleur Delacour per la grande scuola femminile, Victor Krum per Durmstrang e infine Diggory per la nostra amata Hogwarts, ma c’è un piccolo imprevisto, il calice di fuoco, un calice magico usato per le estrazioni dei nomi, sputa fuori un altro foglietto, con su scritto Harry Potter!
Se la caverà il nostro piccolo eroe?
Che film ragazzi, dopo la delusione del capitolo precedente mi aspettavo chissà quale disastro, invece il terzo regista diverso Newell se la cava molto bene, un libro lunghissimo lo riesce a riportare in un unico film perdendo solo poche parti marginali, ma il contenuto è molto ricco ed affidabile, il susseguirsi di battute non stona con la trama sempre più dark anzi la affievolisce rendendo il film più leggero ma pianamente gustabile.
Non mi soffermo oltre ho scritto anche troppo e vi lascio godervi questo piccolo capolavoro. Buona visione.


8.5/10

mercoledì 29 luglio 2015

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (2004)

Siamo di fronte al disastro più totale, chi ha letto il libro può capirmi, chi non lo ha letto troverà il film invece bello ed appassionante.
Innanzitutto sottolineiamo il fatto che ci sono stati dei grandissimi cambiamenti, primo tra tutti la regia, Alfonso Cuaròn sostituisce Chris Columbus, il Preside della scuola, Albus Silente, interpretato i due anni scolastici precedenti da Richard Harris, viene sostituito da Michael Gambon, scelta obbligata per la dipartita dell’attore che muore nel 2002 poco tempo dopo l’uscita del secondo film in un incidente stradale, i luoghi di Hogwarts a cui eravamo abituati vengono molto rivoluzionati anche se di per sé il castello rimane lo stesso, il piccolo Professor Vitious viene reinventato in un look più giovanile e con l’hobby di dirigere il coro a quanto pare.
Cuaròn si distanzia molto dal libro, per i miei gusti troppo, dovete sapere che nel terzo libro Harry e i Grifondoro vincono dopo anni la Coppa di Quidditch, parte che non riesco a capire come abbia potuto tagliare, certo qui la storia entra nel clima dark che si trascinerà fino alla fine, la storia è fondamentale, ma questo passaggio che la Rowling aveva ben dosato, viene del tutto stravolto, e sostituito invece da un’atmosfera giocosa che non è propria del terzo libro inoltre, cosa che mi ha colpito, Harry usa la magia fuori dalla scuola, cosa assolutamente impossibile come già specificato nel film precedente.
Vediamo un po’ la trama, Harry scappa di casa dopo aver gonfiato come un pallone la zia Marge, non di botte, l’ha letteralmente gonfiata con la magia sfociata dalla rabbia e questa ha prontamente preso il volo, un po’ come lui che se ne va, e viene quasi travolto dal Nottetempo, un mezzo di trasporto magico, una rivisitazione del classico bus a due piani londinese. Arrivato a velocità supersonica alla locanda “Il Paiolo Magico” (entrata di Diagon Alley) decide di risiedere nella locanda anche un po’ obbligato dal ministro della magia, e visto il suo atto di magia per l’appunto gonfiando la zia decide di starsene zitto e buono. All’alba del ritorno ad Hogwarts il maghetto trova i suoi fedeli compagni e viene messo all’erta dal padre di Ron (Arthur Weasley) su un pericoloso criminale scappato dal carcere, Sirius Black, il quale lo starebbe cercando, ora la domanda è perché?
Specifico un attimino il discorso che vi stavo esponendo sopra, Harry e qualsiasi minorenne non può fare magie al di fuori di Hogwarts se non in caso di pericolo di vita o di morte, il film inizia invece proprio con Harry che fa un incantesimo del tutto inventato “Lumos Maxima” (mal che vada esisteva Lumos Solae) e si nasconde appena lo zio entra in camera, alla fine girano la cosa spiegando che non si possono fare incantesimi di fronte ai Babbani, ma in realtà non funziona così.
Fatta questa specifica che mi stava particolarmente a cuore, vi saluto, mi sembra di avervi elencato tutto e il mio rammarico è solo perché della saga questo era il mio libro preferito, per quanto riguarda la saga cinematografica si contende il posto di peggiore con il quinto capitolo, buona serata e buona visione.

5/10

martedì 28 luglio 2015

Harry Potter e la Camera dei Segreti (2002)

Eccoci qua di nuovo con il secondo capitolo della saga, nuovamente Chris Columbus al timone e di nuovo un film molto fedele al libro anche se forse un pelo più povero dell’altro.
Ormai il mondo magico lo conosciamo, abbiamo imparato quasi tutto, certo non nei dettagli, ma di sicuro abbiamo una mappa generica che siamo riusciti a crearci grazie al primo film, poi in realtà il mondo magico è molto semplice, di per sé basta sapere che può accadere di tutto. Ora conosciamo anche il vero nemico di Harry, Lord Voldemort, non sappiamo ancora bene chi sia, sappiamo solo che è un grandissimo mago oscuro e che per non si sa bene quale strana magia, Harry l’ha sconfitto, si parla dell’amore di sua madre, ma cos’è l’amore? A quanto pare, le regole del mondo magico non sono chiare nemmeno ai maghi stessi, un po’ come disse Olivander ancora nel primo film per quanto riguarda le bacchette: “E’ la bacchetta a scegliere il mago signor Potter, NON E’ SEMPRE CHIARO IL PERCHE’…” e non sono per l’appunto chiari i misteri della magia per l’appunto soprattutto quando ci si addentra così tanto.
La trama del film è semplice, ad Harry viene in ogni modo impedito di tornare ad Hogwarts, non solo i suoi zii ma anche una strana bestiolina di nome Dobby, viene tratto in salvo da tre dei fratelli Weasley, che sulla loro auto volante, una vecchia Ford Anglia azzurra, lo trascino in tutta fretta alla Tana (casa Weasley), dove Harry passerà il resto delle sue vacanze. Dopo la dipartita del professor Raptor, la scuola necessita di un nuovo  insegnante di difesa contro le arti oscure, per questo infido e ormai maledetto ruolo, si presenta Gilderoy Allock un buffo personaggio, narcisista e scrittore, e per quel che scrive per l’appunto sembrerebbe pure un eroe, è proprio qui a Diagon Alley che i tre protagonisti conoscono il Professore, mentre acquistano i libri per il nuovo anno scolastico, ed è sempre qui che Lucius Malfoy fa scivolare nel calderone della piccola Ginny Weasley il diario di un certo Tom Riddle, da questa piccola prefazione parte il nuovo anno scolatico ad Hogwarts e cosa ci aspetterà?
In realtà un po’ di dettagli ve li ho svelati, sappiate però che il film è vincolante per capire bene il finale soprattutto il diario che secondo me invece viene un po’ sottovalutato.
Che dirvi di più? Il cast è lo stesso le musiche pure, non cambia praticamente niente e il mondo magico è unico e fantastico come sempre quindi non mi resta che salutarvi e lasciarvi immergere di nuovo in questo mondo, magari accompagnati da una certa Ford Anglia azzurra.


7.5/10

lunedì 27 luglio 2015

Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001)


Sono passati ormai 14 anni da quando Chris Columbus si mise in testa, in associazione con la Warner Bros Pictures, di trasporre in versione cinematografica il capolavoro di J.K. Rowling, l’incredibile mondo magico di Harry Potter, ero scettico anche se ancora alla scuola media su cosa ne sarebbe venuto fuori, ero e sono un grande fan della saga del giovane maghetto, ci sono cresciuto un po’ insieme, quando lessi il libro avevo circa 11  anni, anno in cui per chi non lo sapesse nel mondo magico arriva la famosa letterina dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Mi dovetti ricrede, salvo qualche leggera mancanza e qualche dovuto adattamento e taglio, il film fu sensazionale, il libro era rispecchiato quasi in ogni sua parte salvo l’assenza che più mi ha rammaricato del Poltergist Pix, gli attori perfetti i dialoghi anche, perfino il doppiaggio italiano fu strepitoso, tuttavia fu un passo coraggioso, di fatto la saga era appena al quarto libro, sui sette che ne sarebbero dovuti uscire, quindi non sapendo assolutamente come sarebbe finita e continuata e basandosi solo sull’onda della fama del libro iniziarono una pellicola senza saperne i reali risvolti.
Vediamo un po’ la trama, un piccolo bambino ancora in fasce viene portato su una misteriosa moto volante da un uomo gigante, lasciato poi sulla soglia di una casa al n°4 Privet Drive a Little Whinging nel Surrey da altri due maghi, uno anziano e una strega di mezz’età, il piccolo ha un segno particolare, una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Passano così all’incirca dieci anni e l’ormai ragazzino di nome Harry Potter è mantenuto dagli zii, Petunia e Vernon Dursley, i quali lo trattano come uno schiavetto, ma proprio in quei giorni che precedono il suo undicesimo compleanno incominciano ad arrivare delle lettere dirette proprio al piccolo orfano.
Dopo svariate vicissitudini per non far leggere il contenuto al piccolo, i Dursley decidono di trasferirsi non riuscendo ad impedire l’arrivo di quelle dannate lettere, ma proprio la notte del compleanno, sulla catapecchia in mezzo al mare dove si sono trasferiti, arriva l’uomo gigante di nome Hagrid, che sfondando la porta finalmente consegna la letterina ad Harry e gli svela la grande stupenda e unica verità che qualsiasi bambino vorrebbe sentirsi dire: “Tu sei un mago Harry”, ed è con queste parole che iniziano le incredibili avventure di Harry Potter…
Vi lascio i tre puntini in modo che siate voi ad immergervi nel mondo magico del maghetto, sperando che vi appassioni tanto quanto ha appassionato me, non ho molto altro da dire, di per sé il film è bello, accompagnato dalle musiche del grande Jhon Williams che con la ormai famosissima "Hedwig Theme" è riuscito ad immergerci completamente nel mondo magico, gli attori sono per lo più dal regno unito e di fama internazionale, mi limito a fare i nomi dei tre protagonisti che sono all’alba della della loro carriera, Daniel Radcliff (Harry Potter), Rupert Grint (Ron Weasley) ed Emma Watson (Hermione Grenger) l’ultima come saprete ha sfondato nel mondo cinematografico più dei due compagni e superando ogni aspettativa da quello che ci si poteva immaginare.
La regia come detto sopra è affidata a Chris Columbus che ne ha tirato fuori un grande capolavoro, sicuramente grazie alla perfezione di quel libro che ha coinvolto milioni se non addirittura miliardi di persone.
Vi auguro una buona serata e una buona visione.


8/10

martedì 21 luglio 2015

The Lego Movie


Da bambini, la cosa più bella era la nostra creatività/spontaneità: un bastone diventava una spada, con una macchinina pensavamo di essere in formula 1 ecc.. Ma il gioco nella quale tutti, sia maschi sia femmine, mettevamo tutta la nostra fantasia toccando le stelle erano e sono ancora oggi i LEGO. Quanti pomeriggi passati a giocare con quei mattoncini a creare astronavi, barche, automobili, case, castelli e magari anche intere città o mondi oppure semplicemente un oggetto senza senso. Ecco, questa era la nostra bell’infanzia spensierata che molto spesso la mettiamo a confronto con i tempi odierni in cui dominano soprattutto i videogiochi.
Quindi con il film di oggi voglio portarvi alla vostra infanzia!

The Lego Movie (2014) di Phil Lord e Chris Miller

 Nel mondo dei Lego infuria la battaglia,il malefico Lord Business attacca il mago Vitruvius per il possesso del Kragle una misteriosa e potente super arma , il quale sconfitto annuncia una profezia su una persona “speciale” che troverà il pezzo forte che bloccherà il Kragle.
Otto anni dopo un comune operaio di Bricksburg, Emmet Mattonowski, nella sua quotidiana, noiosa e ripetitiva giornata stuzzicato dalla presenza di un estraneo a fine giornata nel suo cantiere, si imbatte in un oggetto che si integra alla sua schiena, non contento sviene e si risveglia incatenato ad una sedia di fonte a Poliduro luogotenente di Lord Business….

Questo, seppur breve, era l’incipit del film che vi consiglio caldamente di guardare non vi dico altro perché merita di esser visto!
Il film ha più tematiche in sé: l’amicizia, la lealtà ma soprattutto la creatività (proprio quella che vi parlavo prima) non dobbiamo omologarci ma anzi dobbiamo far crescere in noi l’idea di individualità e questa stessa  idea dobbiamo farla crescere con altre persone.
Detto questo vi saluto e vi auguro una buonissima visione!

Voto 8.5/10



domenica 12 luglio 2015

Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno (2012)

Terzo ed ultimo film della saga, siamo di fronte ad un antagonista controverso questa volta, Bane (Tom Hardy), un nemico forte ma sorretto da una mente persa nell’amore per una donna, una donna che evocherà in noi in maniera non trascurabile i ricordo del primo film del 2005.
Non è facile, il film cade nel più totale relativismo, può piacere come può non piacere, non è come il film precedente a cui non si poteva negare almeno un premio, in questo ultimo capitolo dipende tutto da cosa ognuno pensa dentro di sé.
Otto anni dopo gli eventi del Cavaliere Oscuro, l’infortunato Bruce Wayne si è chiuso nel suo maniero in una sorta di depressione causata da molti fattori, primo tra tutti la perdita del suo amore Rechel, l’unica cosa che lo porta a svegliarsi è una giovane cameriera che di fronte a lui si rivelerà essere Catwoman (Anne Hathaway) giunta di fronte a lui per commettere il furto di una collana e di qualcosa di ancora più importante, oltre a questo le finanze della sua società non sono rose e fiori e si trova costretto a cedere la maggioranza delle azioni alla misteriosa Miranda Tate (Marion Cottilard).
L’ombra di Bane incombe sulla città, dopo alcune vicessitudini, lui e i suoi scagnozzi si impadroniscono di Gotham, e il debole Bruce non può niente contro l’immenso mostro.
E’ a questo punto che…
Un finale da capire, non è subito chiara la dinamica della pellicola fino quasi alle ultime riprese, forse è questa la vera carta vincente del film, perché per il resto si dimostra un po’ troppo scenico e un po’ banale, distante dal clima tenebroso degli altri due, ma in un clima più “solare” per quanto terribile, un po’ povero nei dialoghi e non pieno di sé come il precedente.
Anne Hathaway risulta un po’ troppo marginale, soprattutto per un personaggio di tale importanza e anche troppo poco sensuale, per quanto invece da altre pellicole sappiamo quanto sappia esserlo, Bane invece con la sua maschera che e la voce modificata che mi ha ricordato per tutto il tempo Darth Vader mi ha colpito particolarmente.
Come dicevo nell’incipit il film è relativo, personalmente mi è piaciuto ma non mi ha trasmesso quel forte desiderio di rivederlo a contrario di molti altri film del genere che facilmente hanno saputo trasmetterlo, insomma come al solito il terzo della trilogia è sempre il peggiore, a volte bisognerebbe limitarsi ad un unico bellissimo film, ma non è questo il caso, perché di sicuro nel complesso questa è una delle poche trilogie che sembra veramente funzionare, proprio grazie all’unicità di ognuno dei suoi episodi.
Buona serata e buona visione.


7.5/10

giovedì 9 luglio 2015

Il Cavaliere Oscuro (2008)


Il film maledetto, perché il film maledetto? Innanzitutto parliamo di una interpretazione, di chi? Ma di Heath Ledger, non ci sono altri attori, c’è solo lui, o perlomeno questo è quello che si vede nel film, la sua luce è così abbagliante da oscurare qualsiasi altro personaggio, perfino Batman che, certo è il cavaliere oscuro ma in teoria si dovrebbe comunque rendere protagonista, invece per l’infinita bravura, passione, realismo (difficile come termine in un film tratto da un fumetto), che passa Ledger sono encomiabili e superano qualsiasi altro attore presente nella pellicola. Detto questo, perché lo chiamiamo allora maledetto? Beh Ledger dopo la sua interpretazione è morto, ora le cause non le ricordo, di sicuro colpì tutti la sua morte avvenuta in post produzione, un po’ meno ma è giusto ricordare durante le prove di un veicolo per questa pellicola morì anche il tecnico degli effetti speciali, Conway Wickliffe, a cui il film è dedicato insieme allo scomparso attore. Infine Christian Bale ebbe un incidente giudiziario qualche giorno dopo l’uscita del film e invece qualche mese dopo Morgan Freeman ebbe un vero e proprio incidente automobilistico.
A parte questi tetri racconti, torniamo al vero e tetro ambiente goth del film. Secondo della trilogia ma più famoso e più riuscito dei tre, unico del suo genere e sicuramente irripetibile, sequel di Batman Begins ecco a voi Il Cavaliere Oscuro.
La storia prosegue e Batman dopo la sua apparizione lo troviamo a ripulire la città cercando però di dar spazio alla giustizia condotta dal procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart) e dall’ormai affezionato amico, il commissario Gordon (Gary Oldman), i quali creano un dream team per distruggere la criminalità, che pian piano sta cadendo nelle mani di Joker (Heath Ledger), e non solo la criminalità, come se la caverà il nostro uomo pipistrello contro il sorriso del male?
Sono stato breve e conciso, è un film tutto da gustare, come detto soprattutto per l’interpretazione di Ledger, molti lo hanno definito il miglior Joker di sempre, tanto da aver superato Jack Nicholson, di sicuro bisogna per forza citare nuovamente Morgan Freeman che riesce ad essere un personaggio dai mille volti, come anche Christian Bale che nonostante venga oscurato oltre che da Joker anche dal suo nuovo costume riesce in un’interpretazione sicuramente ottima.
il film ha vinto due oscar, uno per l’attore non protagonista, purtroppo come detto non è potuto andare a ritirarlo, il secondo per il miglior montaggio sonoro. Da dire che il film ha appassionato non solo i fan ma anche i comuni cinefili, un thriller dark, noir, goth o come volete definirlo che ha saputo sconvolgere molti spettatori, soprattutto per la trama ben delineata.
Sono andato anche troppo oltre, mi sembra di aver espresso tutto e vi auguro una buona serata.


9/10

martedì 7 luglio 2015

Batman Begins (2005)

Per creare questo reboot di Batman non si sono sprecati con i grandi attori, in questo colossal troviamo grandi nomi, primi tra tutti Morgan Freeman e Micheal Caine subito a seguire Liam Neeson, Katie Holmes, Gary Oldman, Cillian Murphy e naturalmente il nostro nuovo uomo pipistrello, Christian Bale.
Con un cast del genere si può pensare solo ad un successo ed in parte è andata così, ma prima di addentrarci nell'intimo di questa pellicola delineiamo un po' la storia che si allontana dal fumetto e da tutti gli altri Batman conosciuti.
L'Incipit è sempre quello, Bruce Wayne dopo una sfarzosa serata a teatro con i genitori vengono colti alla sprovvista dopo l'uscita da un malintenzionato nei bui vicoli di Gotham e qui durante la rapina i due genitori vengono assassinati. Lo spirito di vendetta cresce sempre più nel giovane Wayne e dopo anni di studi non terminati si allontana da casa e sparisce per anni.
In questi anni di "autoesilio" si trova ad affrontare prove sempre più dure finchè non incontra Henri Ducard, che lo porta a conoscere la Setta delle Ombre, una confraternita principalmente ninja con lo scopo di estirpare il male dalla società che addestrerà il ragazzo. Dopo aver visto i loro metodi e costretto ad una iniziazione violenta che non si sente di compiere nei confronti di un pover'uomo spinto dai morsi della fame a rubare, il giovane combatte e grazie ad un incendio debella quasi del tutto la setta salvando però il suo mentore.
Torna finalmente a Gotham dove.......
Un film veramente bello che appartiene a questa era goth del fumetto, un'era che sembra non finire mai, infatti sono passati ormai dieci anni dall'uscita di questa grande pellicola di Christopher Nolan e i tempi di questo mondo creato nel primo dopoguerra sono ormai cambiati, non solo nella grande casa editrice Marvel, ma come possiamo vedere anche nella più classica DC comics.
Il vero punto forte del film oltre agli effetti speciali e al cast stellare è l'interpretazione di Bale, che si dimostra un attore di altissimo livello in grado di affiancarsi ai grandi del cinema, in particolare è da ricordare la sintonia con l'ispettore James Gordon, infatti Gary Oldman dà il meglio di sè in questa pellicola.
Non ho voluto riportare l'intera trilogia, la dividerò nelle sue tre entità, c'è un motivo, ogni film ha una vita propria anche se il filo conduttore è lo stesso e non solo, ognuno di essi ha una storia alle spalle ed una diversa percezione da parte del pubblico, in un certo senso è una delle trilogie più particolari che conosca.
Penso di essermi dilungato abbastanza e quindi vi auguro una buona serata e una buona visione!


8/10

lunedì 6 luglio 2015

Fast & Furious 7 (2015)

La morte di Paul Walker, di un paio d'anni fa, c'ha sconvolto un po' tutti, soprattutto nell'ambiente cinematografico. Stava in quel periodo girando il settimo episodio della saga di Fast&Furious e i problemi non furono pochi, dovettero sostituirlo con i fratelli e con la computer grafica, avevano pensato perfino di fermare definitivamente le riprese.
Fatto sta che all'inizio di quest'ultimo anno è uscita questa pellicola, che solo a giudizio personale ha un po' stufato, sette capitoli, una saga che non finisce mai con avvenimenti sempre più improbabili, una saga che nasce nell'ambiente sportivo automobilistico clandestino e finisce con gli ultimi in un mix tra "Die Hard"e "Death Race" più un pizzico dei primi capitoli della saga.
Quindi ripeto solo a parere personale risulta pesante, la solita monotonia, la solita storia, e la solita immortalità dei personaggi, non abbiatene a male ma perfino Paul Walker che effettivamente muore nella realtà non gli è concesso di riposare in pace nella pellicola a parte il caloroso finale di commiato.
In poche parole solo il povero Han (Sung Kang) sembrerebbe tirare le cuoia, ma la famiglia Toretto non si tocca.
Che dire, la storia è un po' noiosa, l'unica cosa che mi ha veramente impressionato è la Lykan Hypersport rossa, una macchina che ti sa far aprire gli occhi, e per la quale riesci perfino a provare dei sentimenti, sentimenti di dolore data la brutta fine che fa, e anche qua siamo radenti la follia per chi ha visto il film.
Detto questo detto tutto, perdonate se non mi allineo con le varie critiche che tanto lo acclamano ma non riesco a trattenere la mia insoddisfazione, unica vera scena degna di nota è sicuramente il commiato per il defunto attore, nel finale, per i fan della saga la lacrimuccia non può mancare e per quelli che invece si sono semplicemente deliziati del film avrà comunque commosso.
Vi auguro una buona serata e magari anche una buona visione.


7.5/10

domenica 5 luglio 2015

Se mi lasci ti cancello (2004)

Bisogna immediatamente sottolineare la depravazione dei nostri traduttori italiani nel titolo di questa pellicola. Il titolo originale è "Eternal sunshine of the spotless mind", frase tratta da "Eloisa to Abelard" di Alexander Pope, storpiato in se mi lasci ti cancello, riduttiva visione di un film che trasmette dei sentimenti sconfinati e dei concetti unici ed è a mio parere un vero insulto travisare così l'immensità celata dietro quella frase con una schifezza del genere.
E' sicuramente uno dei lungometraggi che preferisco, devo averlo rivisto una ventina di volte e non mi stuferei mai di guardarlo, ma io sono un po' fuori di testa quindi vale solo per me, soprattutto un film con una trama così ben delineata nella psiche umana.
In breve e perdonatemi, la storia è questa. Joel (Jim Carrey), viene cancellato letteralmente dalla memoria di Clementine (Kate Winslet) sotto sua richiesta perchè stufa della relazione opprimente, il pover'uomo invece dopo vani tentativi decide di fare lo stesso, ma durante il trattamento ormai impossibile da fermare si rende conto di quanto quei ricordi siano importanti che lei ci sia o meno. E qui entriamo del tutto nella testa di Joel, e scopriamo realmente chi è, piuttosto chi era nella sua totalità data dall'amore, che non vuol sempre dire essere felici.
finito questa lunga permanenza nella sua testa, Joel si risveglia del tutto incosciente della relazione e rivivendo l'introduzione al film torniamo al presente dove inevitabilmente la coppia si ritrova e...
E guardatelo perchè sono sicuro che riuscirà ad entrarvi dentro, merita veramente almeno una visione.
Come detto a me è piaciuto particolarmente e si trova nella top ten personale, sta di fatto che è un film difficile che deve essere capito, per piacere e sicuramente cadiamo nel relativismo visto che ognuno lo leggerà un po' a modo suo.
La parte che mi ha colpito di più è sicuramente una delle scene "d'amore" più belle che abbia visto e si trova verso la fine della pellicola, non voglio svelarvela ma di sicuro mi ci sono ritrovato appieno.
Si dice che per una cosa che ti piace ci sono infinite parole per essere descritta, in questo caso le parole sono limitate, l'unica cosa che può spiegare un film che rasenta la perfezione sta solo nel vederlo quindi non mi resta che augurarvi una buona visione!


9.5/10

sabato 4 luglio 2015

Independence day (1996)

19 anni fa, usciva un film che per l'età che avevo mi sconvolse alquanto, non avevo ancora visto grandi libri o film sugli alieni e non avevo ancora minimamente pensato ad un ottica del genere, mi limitavo ad un E.T. che mi diceva "Telefono casa!".
Ero piccolo e non sapevo nemmeno che il 4 luglio fosse il giorno dell'indipendenza americana, insomma a guardare sto film rimasi un po' come Will Smith nel vedere quell'immensa astronave per la prima volta.
L'idea di debellare il nemico alieno con un virus informatico, per quanto banalizzi il nemico (che invece sembra anni luce avanti a noi tecnologicamente parlando) mi è parsa geniale ed è stata sicuramente una delle cose che mi ha invogliato di più nel mondo informatico.
Per il resto in questo quattro luglio gli americani saranno pronti a festeggiare, ma quell'ormai lontano 1996 i botti li fecero gli alieni distruggendo le più grandi capitali del mondo, ovviamente il popolo americano e il suo invincibile esercito che non vede vittoria effettiva dall'ancor più lontano 1945, riesce in qualche maniera a trovare, grazie al bravo informatico David Levinson (Jeff Golblum) e il capitano Steve Hiller (Will Smith), il modo di penetrare le difese nemiche e finalmente distruggere l'astronave madre dei poveri alieni.
Un film che adesso leggerei con occhio molto più critico, all'epoca per me era solo un colossal, guidato dal, per me, dottor Ian Malcom e dal grande Principe di Bel Air, di sicuro ad oggi è un film immancabile anche se sicuramente ancor più criticato; critica coerente con la trama, perchè è evidente che risulta di una banalità increbibile, i luoghi comuni in questo film sono come il prezzemolo, sempre presenti, anche i dialoghi per quanto accattivanti non lasciano spazio alla fantasia.
Unico vero punto forte del film per cui gli è valso anche il premio Oscar sono gli incredibili effetti speciali che tutt'oggi lascerebbero a bocca aperta chiunque lo guardi per la prima volta.
Mi sembra di avervi elencato tutto, vi auguro un buon 4 luglio e una buona serata!


7/10