Ero molto allegro, finalmente avevano recuperato dopo la
rovinosa distruzione della trama del terzo libro quando nel 2007, uscì l’ordine
della fenice, e se volevano dimostrami che potevano raggiungere gli orripilanti
livelli del terzo capito ci riuscirono perfettamente. Mi sono dovuto rileggere
il libro e ancora non capivo cos’avessero combinato nel film, certo la trama di
base era quella, ma molti dettagli importanti svaniti, molte scene inventate e tanto
altro rendevano il film un’orripilante mix di no-sense!
La trama: dopo l’assoluzione di Harry al ministero sotto l’accusa di aver usato un incantesimo di fronte ad un babbano, rincomincia l’anno scolastico in un clima di odio e di paura, le sparizioni si susseguono e molti non credono alla versione di Harry sul ritorno di Voldemort. La scuola incomincia a stare un po’ stretta ad Harry, non tanto perché ha perso la sua voglia di diventare un mago, ma perché il ministero, del tutto opposto alla sua verità, si infiltra nella scuola con Dolores Umbridge, una vecchia zitella megera, che fa di tutto per impedire ai ragazzi di vivere tranquillamente i loro studi e le loro abitudini. E’ così che i professori vengono messi sotto sorveglianza, difesa contro le arti oscure diventa una blanda lezione di lettura e le punizioni della vecchiaccia sono come le definisce la McGranitt “tecniche medievali” oserei aggiungere di tortura.
Nel frattempo Voldemort complotta nell’ombra e contro di lui il mitico Ordine della Fenice nella piccola casa di Grimmauld Place n°12 a Londra, casa dei Black dove serviti dal mostruoso elfo Krecher i membri dell’ordine cercano di scoprire e fermare i piani dell’oscuro signore. Nel susseguirsi di strani sogni di Harry scopriamo che è collegato mentalmente grazie alla sua vecchia cicatrice a Voldemort e questo causerà non pochi guai, purtroppo i dettagli sono tanti e non sto qua ad elencarveli tutti.
La direzione è passata a David Yates, che porterà anche a termine la saga, il regista di per sé non è male e i due/tre sequel dimostrano la sua bravura, ma in questo troviamo solo un grande flop, almeno per gli amanti del romanzo della Rowling.
Il clima oscuro si fa sentire sempre di più è come se qualcuno stesse tirando un velo alla volta danti alla bellissima e se si può definire allegra storia iniziale, le musiche seguono questa oscurità e nonostante si basino sempre sull’ormai capolavoro di Williams sono già due film che i compositori sono cambiati.
L’ambietazione è simile a quella del terzo film e il ministro mi lascirei sfuggire un perfetto, me l’ero immaginato così pure io a parte la statua dei due fratelli in centro sulla fontana.
Vi auguro quindi una buona visione e continuate a seguire la harrypotterweek, troverete tutti i post all’hashtag #harrypotterweek su tutti i nostri social!
La trama: dopo l’assoluzione di Harry al ministero sotto l’accusa di aver usato un incantesimo di fronte ad un babbano, rincomincia l’anno scolastico in un clima di odio e di paura, le sparizioni si susseguono e molti non credono alla versione di Harry sul ritorno di Voldemort. La scuola incomincia a stare un po’ stretta ad Harry, non tanto perché ha perso la sua voglia di diventare un mago, ma perché il ministero, del tutto opposto alla sua verità, si infiltra nella scuola con Dolores Umbridge, una vecchia zitella megera, che fa di tutto per impedire ai ragazzi di vivere tranquillamente i loro studi e le loro abitudini. E’ così che i professori vengono messi sotto sorveglianza, difesa contro le arti oscure diventa una blanda lezione di lettura e le punizioni della vecchiaccia sono come le definisce la McGranitt “tecniche medievali” oserei aggiungere di tortura.
Nel frattempo Voldemort complotta nell’ombra e contro di lui il mitico Ordine della Fenice nella piccola casa di Grimmauld Place n°12 a Londra, casa dei Black dove serviti dal mostruoso elfo Krecher i membri dell’ordine cercano di scoprire e fermare i piani dell’oscuro signore. Nel susseguirsi di strani sogni di Harry scopriamo che è collegato mentalmente grazie alla sua vecchia cicatrice a Voldemort e questo causerà non pochi guai, purtroppo i dettagli sono tanti e non sto qua ad elencarveli tutti.
La direzione è passata a David Yates, che porterà anche a termine la saga, il regista di per sé non è male e i due/tre sequel dimostrano la sua bravura, ma in questo troviamo solo un grande flop, almeno per gli amanti del romanzo della Rowling.
Il clima oscuro si fa sentire sempre di più è come se qualcuno stesse tirando un velo alla volta danti alla bellissima e se si può definire allegra storia iniziale, le musiche seguono questa oscurità e nonostante si basino sempre sull’ormai capolavoro di Williams sono già due film che i compositori sono cambiati.
L’ambietazione è simile a quella del terzo film e il ministro mi lascirei sfuggire un perfetto, me l’ero immaginato così pure io a parte la statua dei due fratelli in centro sulla fontana.
Vi auguro quindi una buona visione e continuate a seguire la harrypotterweek, troverete tutti i post all’hashtag #harrypotterweek su tutti i nostri social!
6/10