mercoledì 3 giugno 2015

Vita di Pi (2012)

Ci sono delle volte in cui le storie inventate, o comunque che derivano da una forte e grande immaginazione diventano belle tanto quanto quelle nate da un episodio di vita reale. E' questo il caso di "Vita di Pi", un film speciale, tratto dall'omonimo romanzo di Yann Martel e diretto da Ang Lee che deve alla sua bravura in questo film come regista il premio Oscar o Academy Awards se preferite.
Pi soprannome di Piscine Patel è un giovane indiano nato dall'unione del padre, uomo che non crede più nelle tradizioni indiane e in qualsivoglia altra religione, e la madre che, a contrario, è molto legata alla fede induista, ultimo vero legame alla sua famiglia d'origine, ed è proprio questa fede della madre che porterà Pi ad interessarsi alle religioni, perchè la sua brama nel conoscere Dio verrà soddisfatta toccando tre grandi religioni, l'induismo insegnatogli in infanzia della madre, il cristianesimo conosciuto casualmente da dei monaci e l'islamismo incuriosito da quelle persone inginocchiate tutte in un'unica direzione.
Passano gli anni e il padre, direttore dello zoo della città, non riesce più a sostenere le spese e decide di emigrare in Canada, ma sulla nave, piena degli animali da rivendere poi in terra straniera, succede un incidente all'imbarcazione e il giovane Pi si troverà miracolosamente sulla scialuppa di salvataggio con una particolare compagnia.
Quelli che hanno visto il film odieranno il mio breve riassunto, ma spero che mi possano perdonare sapendo le mille cose che ci sarebbero da dire, anche questo come molti altri è un film da godersi singolarmente e ognuno ne trarrà le proprie conclusioni. Di sicuro è innegabile la profondità degli argomenti trasmessi, la ricerca di una parte spirituale che può consolare il dolore fisico e mentale, il difficile agglomerato di religioni che poi si scopre non essere poi tanto distanti nell'etica trasmessa.
Vi colpiranno di sicuro gli effetti speciali, è un film meraviglioso nei colori e negli effetti che vi apriranno gli occhi dal piacere, di sicuro la pellicola anche grazie a questo è unica, ma non ci si poteva aspettare di meno da un pioniere delle tecniche innovative come lo è Ang Lee.
Ripeto che ci sarebbe molto altro da dire, ma vi annoierei, è bene che ve lo guardiate e giudichiate voi e con questo vi auguro una buona serata e magari anche una buona visione.


8.5/10

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