sabato 25 aprile 2015

12 anni schiavo (2013)

Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor) è un uomo libero, è un bravo violinista ed ha una bella famiglia, fin qui sembrerebbe tutto normale, se non fosse che ad un certo punto della sua vita, dopo essere stato allontanato della sua città viene rapito e ridotto in schiavitù.
No, non sto scherzando è una storia vera accaduta nella prima metà dell'800 negli Stati Uniti d'America, liberamente trasposta su pellicola da Steve McQueen regista inglese che per il buon lavoro fatto in questo film ha conseguito il premio Oscar alla regia l'anno scorso.
Come avrete capito dalle recensioni di "Big Eyes" e da "Into the wild" adoro i lungometraggi tratti da una storia vera, sono sicuramente tra i film che riescono, solitamente, a far passare i sentimenti e le emozioni più vere, quindi come non si può parlare di "12 anni schiavo" una pellicola che ha riscosso un enorme successo e non sto ad elencarvi quanti premi abbia vinto.
Sarò onesto, la cinematografia un po' c'ha abituati alle violenze e non suscitano poi tanto questo scalpore, non rendono giustizia alle vere sofferenze della schiavitù che non sono solo fisiche ma anche psichiche, chiamare ed essere convinti che una persona sia un animale, ripetuto allo strenuo, seguito da violenze di ogni genere che non si limitano alla frusta ma anche ad altre sadiche soluzioni, porta una persona a essere distrutta psicologicamente e si vede costretta ad essere quello che il torturatore dice, nel film questo viene abbastanza riportato, c'è un cambio totale dal volere lottare e resistere all'avere una paura indefinibile e un raro ritorno alla lucidità, ma personalmente non mi soddisfa.
Non posso tralasciare la grande interpretazione di Lupita Nyong'o anche lei vincitrice dell'Oscar come migliore attrice non protagonista, non voglio svelarvi la sua storia ma sappiate che la grandezza del film è dovuta anche alla sua bravura.
Bene mi sembra di aver esposto più o meno tutto sulla pellicola non mi resta che salutarvi!


9/10

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