sabato 18 aprile 2015

90 minuti a New York (2014)


L’uomo più arrabbiato di Brooklyn.
Questo è il titolo conferito a Robin Williams, o meglio al personaggio che interpreta in una delle sue ultime performance prima della recente dipartita che ha sconvolto il mondo e mi rammarico al pensare che proprio in questa pellicola rappresenti un uomo completamente consumato dalla cattiveria e totalmente distrutto dalla situazione familiare.
Dopo averlo guardato ho fatto un giro di recensioni online, tanto per vedere cosa pensava gente molto più esperta di me, e all’unanimità lo definiscono un grande flop.
Purtroppo anch’io mi aggrego a quest’onda di giudizi negativi, è un film veramente brutto, cerca di trasmettere uno dei messaggi più belli e importanti che esistano (vivere appieno la vita e non sprecarla) ma nel tentativo, forse, ciò che passa di più è il vedere quanto calzasse a pennello il ruolo affidato al grande attore, sarà forse perché condizionato dai vari articoli letti dopo il suo ultimo gesto o per il fatto che anche nel film tenti il suicidio (non riuscendoci) sembra proprio distrutto, invecchiato malamente e svogliato, ciò nonostante, se non fosse per lui, Mila Kunis (e la sua bellezza) e Peter Dinklage (e la sua simpatia), la pellicola sarebbe veramente da gettare.
Non riesco a dilungarmi molto oltre, purtroppo non c’è veramente altro da dire a parte che forse tutti noi abbiamo la nostra giornata storta e sembri che in tutto e per tutto il mondo ci crolli addosso, a volte bisogna arrendersi anche ad un amaro finale ed era forse anche questo il messaggio che voleva passarci il regista nel raccontarci questa piccola avventura a New York, anche se devo dire che non c’è riuscito per niente bene.
Non mi resta che augurarvi una buona visione sempre che vogliate perdere quasi due ore dietro un film di questo calibro, ed è veramente brutto pensare che questo sia uno degli ultimi lavori del nostro amato Peter Pan.



Valutazione 4/10

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