venerdì 10 aprile 2015

Cantando sotto la Pioggia (1952)



Ieri vi ho deliziato con un con un grande e bellissimo film bellico, ma oggi che è un nuovo e grande giorno (non sto impazzendo anzi mi sto semplicemente citando il film di cui vi parlerò oggi).
Sappiamo bene tutti (o quasi) che la storia del cinema come la storia dell’uomo è stata caratterizzata(ed è ancora) da continue evoluzioni, bene queste evoluzioni nel cinema sono l’avvento del sonoro,il passaggio dal bianco e nero al colore,dalla videocassetta al dvd ed infine ai giorni nostri la digitalizzazione e l’avvento del 3D.

Bene, il film di oggi parla proprio di una di queste “evoluzioni” : dal cinema muto al parlato,il che non è una cosa scontata(per noi è normale ma per l’epoca è proprio una rivoluzione quasi francese), un’altra cosa importante di questo film è che è uno dei capostipite dei film musicali (o musical in inglese) che ha dato l’avvio ad una grande valorizzazione del genere in questione.

Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain) 1952 di Stanley Donen

La trama come dicevo prima è incentrata sul tramonto del cinema muto e l’avvento del cinema parlato. Don Lockwood (Gene Kelly) da semplice comparsa e stuntman diventa un attore, un grande balzo in avanti che gli dà successo e fama che condivide con il suo migliore amico Cosmo Brown(Donald O'Connor) che l’ha seguito sempre nel bene e nel male. Il successo di Don è legato sia alla sua bravura sia alla bella e perfida Lina Lamont(Jean Hagen) e qui nasce il problema… con il primo film parlato Don non sa se avrà successo lo stesso, suo produttore decide di fare anche lui un film parlato e durante le riprese succede di tutto e….e non vi dico come continua… dovete gustarvelo!!!

Il film è una delle basi del genere musical perché è uno dei primi film dove le parti cantate sono centrali, il grande Gene Kelly dimostra bene il fatto suo come cantante e soprattutto come ballerino e grazie a questo rimarranno per sempre nella storia le canzoni Goodmorning Goodmorning e Singin’in the Rain che assieme alle coreografie di ballo danno un senso comico e folle al tutto.
Voto 8.5/10


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