sabato 9 maggio 2015

American Sniper (2015)

Per una volta mi prendo io la responsabilità di parlare di un film di guerra, e quanto mi è piaciuto, tornerei a vederlo un'altra decina di volte! Se fin dall'inizio lo considerassi un film da war recruiting, da "I want you!" ecco mi sono ricreduto. Clint Eastwood prende in mano il difficile compito di trasporre su pellicola la vera storia di Chris Kyle scritta nella sua autobiografia: "American Sniper. The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History"ed è l'incredibile storia di uno dei migliori soldati dell'esercito americano di non molti anni fa. Il periodo storico va dagli inizi del 2000 fino a un paio d'anni fa, il nostro protagonista, un uomo molto particolare, dopo delle vicissitudini decide di arruolarsi in marina e gli viene proposto di entrare nei SEAL (reparto speciale della marina) nonostante un'età già troppo avanzata. Questo gli farà conoscere le moglie e, dopo il loro matrimonio, la guerra in Iraq.
Le dinamiche della guerra non sono l'oggetto principale del film, invece lo sono i problemi e i disturbi che crea uccidere centinaia di persone e veder morire altrettanti amici e compagni, naturalmente accompagnato da quell'incredibile legame che hanno gli americani per la patria, un legame quasi maniacale, ma visto il regista tanto patriottico quanto famoso di sicuro non dovrebbe sorprendere. Uccidere persone anche se per una "buona causa" non è facile, invece per Kyle col suo stile distaccato, nella sua emarginazione sociale da cui esce raramente, sembra più facile, gli viene quasi naturale e grazie anche alla sua intelligenza lo farà eccellere in questa guerra che tutti conosciamo anche se non intimamente.
Bradley Cooper nell'interpretare il ruolo del protagonista, fa un lavoro eccelso a dimostrarlo anche la candidatura all'Oscar, sicuramente vince quel suo fare indifferente che mi ha ricordato molto la sua performance in "il lato positivo".
Come detto all'inizio mi è piaciuto tantissimo come film, mi ha coinvolto e per tutta la durata mi domandavo come potesse mai finire la storia e nonostante mi sia immaginato una gran varietà di finali non avrei mai azzeccato. Non avendo letto l'autobiografia come detto non sapevo il finale, ma informandomi un po' so che Eastwood non ha pienamente seguito la storia e ci sono degli errori che forse sono un po' troppo pesanti, forse è per questo che la critica, a contrario del mio giudizio, non elogia in maniera particolare il film e soprattutto con una nota di cattiveria verso il regista.
Spero di avervi detto tutto, non mi resta che salutarvi! Buona serata a tutti.


8/10

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