giovedì 7 maggio 2015

Exodus - Dei e Re (2015)

Chi ha messo in mano agli sceneggiatori di Hollywood una Bibbia? Vogliono far tornare in voga il libro più venduto e letto al mondo?
Non riesco a darmi una risposta, sta di fatto che dopo "Noah" ed il suo immenso cast (unica vera salvezza del film) ecco Exodus, con un Christian Bale che mette via il costume da pipistrello e si veste da Mosè. Un Mosè condottiero, un generale come lo definisce il piccolo bambino che sta a rappresentare Dio.
Siamo sempre di fronte ad una trasposizione e libera interpretazione del passo biblico, che non si distoglie tanto quanto Noah dal testo. Ci sono un po' di cose che stonano, tipo questo Dio bambino, sembra quasi dispettoso, un Dio perfino egoista, cosa che non segue per filo e per segno il testo biblico. Il Signore non esprime la sua voce attraverso un bambino, ma un rogo ardente che invece troviamo in secondo piano sul monte Sinai.
Pochi sanno che Mosè era balbuziente e che Dio gli affiancò Aronne in modo che parlasse al suo posto, ma qui viene invece rappresentato da un uomo saldo, forte e vigoroso che non solo va contro Ramses (Joel Edgerton) ma anche mette in discussione la volontà di Padre. Questo Dio che non usa Mosè come mezzo dei suoi prodigi come invece narra la Bibbia, ma solo ed unicamente come profeta. Le piaghe che solitamente o per la maggior parte vengono predette o addirittura adempiute dal bastone del profeta che anzi non viene minimamente citato, sono invece imposte direttamente dal potere di Dio, a cui viene data vita nel film con incredibili effetti speciali. E' interessante il ruolo del Faraone, prima rispettato, poi odiato e infine anche compatito di fronte alla morte del suo primogenito, ruolo che viene interpretato bene dal volto fin troppo espressivo di Edgerton che riesce a passare tutti quei sentimenti, cosa che secondo me non riesce a Bale con la sua inespressività ed in certe occasioni avrebbe dovuto essere molto più coinvolto, a me dava l'idea invece del volto duro dell'uomo pipistrello. La regia, è sotto il grande Ridley Scott che dedica il film al fratello Tony mancato circa tre anni fa, e se non contiamo la sceneggiatura il suo lavoro risulta inequivocabilmente ottimo.
Tutto sommato la pellicola non mi è dispiaciuta, è un film che si può godere, e la visione un po' più laica e meno divina del testo non è poi così spiacevole, sicuramente non siamo di fronte ad un grande film da oscar, ma per il piccolo schermo risulterà sicuramente più efficace che nella distribuzione alle sale cinematografiche.
Con questo, vi auguro una buona serata e un saluto a tutti!


6/10

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